The InsidHair: la scienza dietro ai capelli
Nel mondo della cosmetica è frequente sentir parlare di pH.
“Neutro”, “5.5”, “rispettoso della pelle”: ma cosa significano queste diciture e i numeri che seguono questa sigla?
Abbiamo rivolto al nostro team di esperti in laboratorio le domande più frequenti sul pH e capelli.
Ecco le loro risposte.
Che cos’è il pH?
Quando si tratta di prodotti per la cura dei capelli, è sicuramente necessario focalizzare l’attenzione sul concetto di pH.
La scala del pH si utilizza per misurare la relativa acidità e basicità di una sostanza: essa va da 0 a 14, dove 7 rappresenta la neutralità.
Al di sotto di questo valore una sostanza si definisce acida, mentre al di sopra è basica (alcalina).
Il pH varia in funzione delle diverse zone del corpo. Perciò, nelle formulazioni, risulta importante arrivare al suo corretto valore in modo tale da rispettare l’equilibrio fisiologico della zona da trattare.
Il pH sullo scalpo (il cuoio capelluto) è simile a quello riscontrato sul resto del corpo e si aggira tra 4.5 e 5.5, mentre quello sul fusto dei capelli è leggermente più acido (dato dalla presenza del film idrolipidico che lo riveste): può arrivare fino a 3.5.
Viste le considerazioni precedenti, il rispetto del pH nei prodotti per capelli è importante per garantire la loro salute.
Difatti, l’utilizzo di prodotti con un pH non idoneo, può causare diversi danni al capello.
Ad esempio, prodotti con pH troppo elevato (basico) portano non solo ad uno stress di tipo meccanico, (apertura delle cuticole), ma anche ad un accumulo di cariche negative eccessive.
Queste ultime, respingendosi, causano a livello macroscopico quello che conosciamo come “effetto crespo”.
Da ciò si può dedurre che il pH ottimale per i prodotti per capelli occupa un range che va, indicativamente, da 3.5 per il balsamo a 6.0 per lo shampoo.
In che modo il pH agisce sul capello?
Per comprendere meglio l’azione dei trattamenti, si può schematizzare la struttura del capello in tre componenti:
- il midollo, la parte più interna, sottile e fragile, presente solo nei capelli grossi e assente in quelli fini. La sua funzione è tutt’ora un mistero.
- la corteccia, il vero e proprio corpo del capello. Essa è costituita da filamenti di cheratina e contiene, inoltre, la melanina, che conferisce la colorazione al capello.
- infine, lo strato più esterno, rappresentato dalle cuticole. Sono costituite da cellule (Cheratinociti) che si sovrappongono fino a formare numerosi strati.
Le cuticole proteggono l’interno del capello dai danni causati da agenti esterni, agendo come un vero e proprio scudo, tuttavia sono sensibili alle variazioni di pH.
Infatti, si aprono in presenza di prodotti alcalini contrariamente a quanto accade con i prodotti acidi, in tal caso si chiudono, impedendo la penetrazione delle sostanze (Handbook of Cosmetic science and Technology).
Il pH dei prodotti per capelli
Il ruolo principale dello shampoo è quello di pulire i capelli e la cute, nel rispetto del pH fisiologico.
Tra gli ingredienti chiave, troviamo sicuramente i tensioattivi, molecole dalla duplice natura, contenenti una parte idrofila e una idrofoba, che consente loro di legarsi sia all’acqua che al grasso. Grazie a questa peculiarità riescono a trascinare via dai capelli lo sporco accumulato ( particelle inquinanti, residui di prodotti da styling, sebo, ecc).
La perfetta calibrazione dei tensioattivi nelle formule, garantisce un’azione pulente e non aggressiva.
Poiché il potere lavante dello shampoo tende a portare via anche parte del film idrolipidico che riveste e protegge il capello, è consigliabile restituire al capello nutrimento, attraverso l’uso di un balsamo, studiato per ridare morbidezza e idratazione grazie alla presenza di oli e burri.
Il balsamo, che va applicato solo sulla lunghezza, presenta un pH più acido (circa 4,5) rispetto a quello dello shampoo (circa 5-6,0).
Questo, da un lato favorisce la chiusura delle cuticole rendendo il capello più sano e meno vulnerabile agli agenti dannosi, dall’altro, permette di bilanciare le cariche negative sul capello, rendendo minimo l’effetto “elettrizzato”, migliorandone la districabilità.
Inoltre, fornisce idratazione e restituisce al fusto idrofobicità (che è la tendenza a respingere l’acqua).
Così capelli appaiono piacevoli al tatto e più lucenti alla vista.
Questi sono i motivi principali secondo i quali entrambi i prodotti contribuiscono sinergicamente al benessere e all’estetica dei capelli.
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